Ogni persona ha un valore e una dignità in ragione delle quali merita attenzione e rispetto. Questo principio è alla base del nostro rifiuto a creare distinzioni a priori tra esseri umani: non ci sono eletti o dannati, noi e loro, buoni o cattivi a priori. Ognuno ha un valore e merita di trovare nella congregazione il luogo adeguato per coltivare quell'immenso tesoro di cui dispone. Dignità però significa anche impegno da parte del singolo a non sprecare, ignorare e seppellire il proprio valore. Chi ci frequenta si impegna in questo lento processo di autoconsapevolezza e la congregazione tutta si dispone a rammentare ad ogni singolo quale sia l'obiettivo da raggiungere, sorreggendolo in ogni caduta e spronandolo attraverso il dialogo e l'educazione spirituale Noi viviamo l'impegno congregazionale soprattutto come un impegno qui ed ora, un invito a rendere il mondo un posto sempre più autentico sul piano spirituale e sempre più vivibile su quello materiale. Per questo vogliamo che la nostra congregazione sia un piccolo prototipo dell'esperienza sociale che ci impegniamo a promuovere: in essa devono vigere criteri di giustizia ed equità che eliminino quelle disuguaglianze che sono all'origine di tanta sofferenza. E' soprattutto una esperienza di comune sentire, di compassione nei confronti dell'altro, di consapevolezza del fatto che ciascuno di noi combatte una battaglia interiore di cui non siamo a conoscenza ed è in ragione di questo che merita attenzione e rispetto. Certo queste idee hanno anche un risvolto politico, ma è impossibile tradurle in indicazione politica a priori. Sarà compito di ciascun membro vedere quale proposta politica risponda meglio ai requisiti spirituali e sociali che proponiamo. La crescita spirituale è il centro della nostra esperienza congregazionale. Ciascuno di noi frequenta la congregazione perché si sente in possesso di un potenziale che ritiene poter esplicitare e condividere attraverso il nostro percorso. Questa crescita la intendiamo come spirituale, volendo vedere in questa parola l'unione di due esperienze complementari: il legame con lo Spirito, qualunque sia il nome o la forma che ciascuno voglia dargli e l'impegno rituale ad una pratica ispirata da condividere con gli altri membri durante il servizio. Compito di ciascuno dei membri è impegnarsi affinché la congregazione sia lo spazio adatto in cui questa condivisione e questa crescita risultino possibili e favorite. Noi non abbiamo verità precostituite da proporre, né un organismo centrale che stabilisca ciò che è giusto. Ciò che ci accomuna è una volontà di ricerca, approfondimento e condivisione dell'esperienza spirituale, nell'impegno che essa rimanga libera e responsabile Noi vogliamo creare nella congregazione e nella società in generale in cui ognuno possa esprimere il proprio autentico modo di essere, professando i propri convincimenti e le proprie idee in un contesto di incoraggiamento, rispetto e dialogo. Per far questo, è vitale che la congregazione sia fondata su un forte e sentito principio democratico, fondato sulla partecipazione e sull'educazione alla scelta consapevole. La congregazione, come la società, è luogo di tutti e non potrebbe vivere senza un impegno concreto e quotidiano di ogni singolo membro. I traguardi che la congregazione può raggiungere dipendono da quanto l'impegno è condiviso. Non ci può essere democrazia dove partecipino solo in pochi. L'invito è dunque quello di partecipare il più possibile alla vita della congregazione, impegnandosi e informandosi in modo da poter far proposte sempre più efficaci e utili alla vita della nostra Comunione. E' compito della congregazione formarsi affinché possa essere chiaro a tutti i membri come possa ottenersi una società fondata sulla pace, su quanto non ci possa essere pace se essa non sia costruita e amministrata con giustizia, e di cosa significhi esercitare la propria libertà in un contesto collettivo, senza ledere quella dell'altro. Questi che sembrano in realtà principi ovvi, necessitano in pratica di un approfondimento, in forza del quale ciascun membro sarà chiamato a vivere e testimoniare questi valori anche nel proprio quotidiano. E' importante per noi la percezione di essere legati in una rete con tutti gli esseri viventi. Noi pensiamo che ciò che il fatto che dolore privazione e sofferenza non ci sfiorino da vicino, ma colpiscano essere a noi distanti per qualunque motivo, non sia ragione sufficiente a rinchiuderci in una torre d'avorio, ringraziando che la cattiva sorte sia capitata altrove. Proprio della congregazione è far valere questa rete ed impegnarci ad ogni livello affinché le disuguaglianze e le sofferenze causate dal caso e dalla sorte possano essere appianate dalla solidarietà e dall'impegno collettivo. Parlare di esseri viventi significa poi allargare il concetto di impegno non solo all'ambito umano, ma anche a quegli esseri naturali ed animali con i quali abbiamo ereditato il pianeta, impegnandoci a vivere il rapporto con la natura in maniera sostenibile, senza sprecare o distruggere il patrimonio che ci è stato affidato.
Con libera intendiamo che essa non sia condizionata da pressioni esterne di qualunque natura. Con responsabile intendiamo invece riferirci all'impegno di ciascun membro all'offrire il meglio della propria esperienza spirituale nel contesto congregazionale, e al rispetto dello spazio di ricerca altrui, da ottenersi attraverso attenzione e moderazione.
I Sette Principi
I – Il valore e la dignità intrinseca di ogni personaII – La giustizia, l’equità e la compassione nei rapporti umaniIII – L’accettazione reciproca ed l’incoraggiamento alla crescita spirituale nelle nostre congregazioniIV – La libera e responsabile ricerca della verità e del signicato della vitaV – Il diritto della coscienza e l’utilizzo del processo democratico nelle nostre congregazioni e nella società in generaleVI – L’obiettivo di una comunità globale con pace, libertà, e giustizia per tuttiVII – Il rispetto per la rete interdipendente di tutta l’esistenza della quale facciamo parte