Noi della Comunione Unitariana Italiana formiamo un comunità di donne e uomini [VEDI STATUTO] che vogliono ricercare insieme, ognuno seguendo liberamente il suo percorso spirituale singolare, il senso di una esistenza che non vediamo come semplicemente materiale ma legata alla Trascendenza, qualunque sia il nome che ad essa ciascuno vuole dare.
Seguiamo la ricca tradizione spirituale liberale Unitariana Universalista e, dunque, ciò che maggiormente ci accomuna è il rispetto per i “Sette Principi U*U“ [VEDI] e per quelle che consideriamo le “Sei Fonti” [VEDI] di ogni vera spiritualità.
APPROFONDIMENTI:
Nonostante le persecuzioni, tracce unitariane sono chiaramente rinvenibili nel medioevo nella filosofia di Abelardo e Roscellino ma è nel periodo rinascimentale che le concezioni antitrinitarie si diffondono, soprattutto, con la pubblicazione, nel 1531, del famoso libro "De trinitatis erroribus" del medico spagnolo Miguel Servet, il quale finirà i suoi giorni messo al rogo a Ginevra, nel 1553, da Calvino. La morte di Serveto fece levare moltissime voci di protesta, tra cui quelle di molti antitrinitari italiani rifugiati a Ginevra che si videro costretti ad emigrare nell'Europa orientale, inizialmente soprattutto in Polonia. Qui la corrente unitariana trovò leader in Giorgio Biandrata e in Lelio (e, in seguito, Fausto) Sozzini, arrivando ad una buona popolarità (soprattutto con la pubblicazione di un "Catechismo" a Rakow) fino a che, su richiesta del Nunzio Apostolico e degli Asburgo, i re non espulsero a più riprese tutti i suoi componenti, molti dei quali trovarono rifugio in Olanda. Uno degli espulsi, Biandrata, si recò in Transilvania nel 1562 e divenne amico di Ferenc Dàvid, vescovo della Chiesa Riformata di Transilvania e cappellano personale del principe Giovanni II Sigismondo Zapolya, facendogli leggere una copia della famosa "Christianismi restitutio" di Serveto e convertendolo all'antitrinitarismo. Grazie agli sforzi di David, alla Dieta di Torda del gennaio 1568, Giovanni II Sigismondo Zapolya riconobbe la piena libertà a tutte le confessioni religiose in un Editto che fu la prima dichiarazione al mondo di tolleranza religiosa mai pronunciata da un regnante. Con l'adesione del re e di molti nobili all'Unitarianesimo la nuova denominazione di diffuse notevolmente ma David, dopo lunghe conversazioni con lo studioso italo-greco Giacomo Paleologo e il suo discepolo locale János Sommer, iniziò a proclamare che la figura di Gesù, uomo come tutti gli altri, illuminato ma non Messia dall'inizio dei tempi, non doveva essere oggetto di adorazione e, alla morte di re Giovanni II Sigismondo e alla salita al trono del cattolico Poco dopo, attraverso l'Olanda, l'antitrinitarismo giunse in Inghilterra, dove il suo principale esponente fu John Biddle il quale, dopo essere stato imprigionato per anni per i sui scritti unitariani, fondò la prima congregazione sociniana a Londra che, col tempo, cominciò a crescere sempre di più, in particolare grazie alla predicazione di Joseph Priestley (1733-1804) e Theophilus Lindsey, che nel 1774 fondò la prima chiesa ufficiale d'ispirazione sociniana a Londra. Quando, nel 1791, un gruppo di teppisti distrusse il laboratorio di Priestley, egli decise di emigrare in America, dove fondò una chiesa unitariana in Pennsylvania. Negli USA, nel 1825, si formò l'American Unitarian Association che crebbe notevolmente grazie al lavoro di grandi teologi come William Ellery Channing, che inserì elementi pietisti e filantropici nell'impianto razionale Unitariano, Theodore Parker, che pose l'accento sulla distinzione tra aspetti permamenti e transeunti della religione cristiana e Ralph Waldo Emerson, fondatore del Trascendentalismo, il quale si focalizzava più chiaramente sullo sviluppo della religiosità naturale umana. Anche grazie a questi teologi le idee unitariane si diffusero sempre di più, non solo in Nord America ma anche in Europa, In India, in Australia e, successivamente, in Africa ed Estremo Oriente. A partire da fine '800, l'Unitarianesimo si trovò sempre più spesso schierato sulle stesse posizioni liberali e di giustizia sociale della Chiesa Universalista. Tale Chiesa predicava, sulla base dell'idea di "apocatastasi" formulata da Infine, nel 1961, le due Chiese si fusero negli Stati Uniti, creando la UUA che, fin da subito, si caratterizzò per l'intenso impegno sociale a favore della dignità umana, senza distinzioni di razza, orientamento sessuale e credo. PER APPROFONDIMENTI SULLA STORIA U*U SI SUGGERISCE LA VISIONE DELLE LEZIONI 1.1 - 1.3 DEL CORSO DI ALFABETIZZAZIONE RELIGIOSA C.U.I. Alla nostra pagina "Domande e Risposte" abbiamo raccolto le risposte alle domande che, negli anni, ci sono state fatte più frequentemente.Caro lettore,
se sei qui ti stai ponendo una domanda difficile: “Chi sono gli unitariani?” Ecco, per raccontarti chi siamo, dobbiamo purtroppo chiederti uno sforzo: di mettere per un momento da parte quello che sai o che credi sia una religione. E’ probabile, infatti, che tu sia convinto che una religione sia un insieme di convinzioni e di affermazioni su cose che sfuggono all’esperienza e alla comprensione: Dio o comunque la Realtà Ultima o il destino della nostra anima. O forse ritieni che la religione sia un insieme di riti per ingraziarsi una divinità o rendere meno incerto il presente o il futuro. Ecco, essere unitariani non ha nulla a che fare con tutto questo! Probabilmente hai potuto leggere in giro che “unitariani” sono coloro che contestano il dogma della Trinità ed affermano la piena umanità di Gesù. E’ vero, questa è la storia da cui nasciamo e per molti di noi questa convinzione è ancora fondamentale. Ma quella stessa contestazione è nata da un motivo più profondo ed universale: la volontà di recuperare il valore della ragione e dell’esperienza nella vita spirituale ed etica dell’essere umano, di restituire la religione allo spirito piuttosto che al dogma, all’ideale piuttosto che all’idolo. E’ su questo senso più universale dell’essere unitariani che si costruisce la nostra identità comune oggi, dentro il cristianesimo o fuori, nell’apertura ad altri percorsi religiosi egualmente degni. Certo, anche noi abbiamo delle credenze, ma non è questo a definirci ed esse possono essere differenti tra di noi. E anche noi abbiamo delle pratiche, ma per aumentare la nostra consapevolezza spirituale, la nostra motivazione etica, il nostro senso di partecipazione e di comunità. Ma noi unitariani partiamo, piuttosto, dall’essere umano; nostro obiettivo è la costruzione della persona umana, la realizzazione del suo valore e della sua dignità, sia come missione individuale che come impegno sociale. Al centro della persona umana riconosciamo, però, un impulso alla trascendenza, un’apertura all’origine che ci accomuna nel suo darci vita come nel suo porci di fronte al suo mistero, ai legami con la vita tutta e le vite tutte, all’altro nella sfida e nella ricchezza della sua diversità, al futuro condiviso di tutte le vite. Un’apertura senza la quale la persona stessa non è completa nella sua umanità. In questo risiede il motivo della nostra ricerca e pratica spirituale, per la quale sono per noi fondamentali il supporto del dialogo, dell’esperienza e della ragione, nonché l’ispirazione di alcune importanti “fonti spirituali”. Da questa attenzione all’essere umano e ai suoi legami nascono i Principi comuni che testimoniamo e portiamo avanti.L'Unitarianesimo si sviluppa dagli inizi del Cristianesimo e, in particolare, con il pensiero (condannato al Concilio di Nicea) di teologi come Ario , Paolo di Samosata, Noeto di Smirne, Prassea e Sabellio.
Stefano I Báthory, ciò fu usato per accusarlo e imprigionarlo nella fortezza di Déva dove morì nel 1579.
Origene, la salvezza universale finale di tutti gli uomini ed era stata costituita, nell'ultimo quarto del Settecento, da John Murray per essere poi sviluppata da Hosea Ballou, aprendosi a posizioni sincretiste fondate sull'assunto che Dio si è rivelato e continua a rivelarsi universalmente.
Oggi l'Unitarianesimo Universalista è un movimento basato su congregazioni autogestite senza una comune formula religiosa ufficiale ma legate da alcuni Principi comuni e, a partire dal 1995, unite su base internazionale in una organizzazione ombrello, la ICUU, nata su iniziativa congiunta delle Associazioni U*U inglesi e americane, di cui anche la nostra CUI fa parte.Il primo nucleo della Comunione Unitariana nasce nel 2004 da due iniziative autonome e indipendenti. Nel maggio di quell'anno Roberto Rosso decise di creare una rappresentanza italiana di cristiani unitariani che guardasse da un lato alla tradizione transilvana, dall'altro a quella anglosassone. Pressoché in contemporanea Ian Mc Carthy decise di costituire anche in Italia un punto di riferimento per gli unitariani di ispirazione americana. La sfida del nascente movimento è stata quella di conciliare esperienze molto diverse, provenienti da parti distantissime del mondo con le peculiari esigenze di una realtà italiana che possiede una propria peculiarità irriducibile in termini di storia e di esigenze. La Comunione che vedete oggi è il felice e paziente frutto di questo più che decennale lavoro di sintesi
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